Si tratta di una tra le più frequenti patologie del sistema nervoso, spesso causata da stili di vita scorretti, e non va sottovalutata. Familiarità, insonnia, abuso di strumenti tecnologici come smartphone e tablet sono tra le cause principali, ma anche lo sforzo oculare dovuto alla permanenza in ambienti poco illuminati o al chiuso, posture scorrette e un’alimentazione poco equilibrata. La cefalea è una condizione molto comune negli ultimi anni, anche in relazione a stili di vita scorretti che favoriscono la sua insorgenza. Il primo approccio non è mai farmacologico, ma ‘correttivo’ dove il paziente deve modificare:
le proprie abitudini, soprattutto alimentari, ed evitare di subire stress o pressioni psicologiche di qualsiasi tipo.
Il miglior modo per combatterla, è conoscerla.
Come capire se alla base della cefalea dei nostri figli c’è un’abitudine viziata? Esistono alcuni strumenti che possono aiutare a prendere coscienza del problema e a tenere sotto controllo gli episodi. Tra questi creare un Diario delle Cefalee sul quale registrare i giorni in cui si presenta il sintomo e nelle 24 ore successive ad ogni episodio la durata della cefalea per ogni ora di permanenza.
Anche se il primo approccio non è mai farmacologico, se la cefalea persiste, si può ricorrere sia in modo estemporaneo agli analgesici sotto consiglio medico, che al vostro Osteopata di fiducia soprattutto in quelle cefalee prevalentemente emicraniche, accompagnate dalla cosiddetta “aura”.
Dr.Alessandro Amato
Osteopata D.O.